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Comune di Boroneddu

Località
Boroneddu è un piccolo borgo disteso nell'altopiano basaltico di Ghilarza, dolcemente digradante verso il fiume Tirso, immerso in una cornice naturalistica costituita da fitti boschi e dallo specchio d'acqua del lago Omodeo. La fertilità del suo territorio attrasse la presenza umana fin da epoca remotissima, come dimostra l'abbondante presenza di domus de janas e nuraghi variamente distribuiti intorno all'odierno abitato. La ricchezza di corsi d'acqua e di nuraghi potrebbe essere correlata con il toponimo del paese: la radice "bor", infatti, indicherebbe alternativamente "nuraghe" o "sorgente". 

In epoca medioevale fece parte del distretto amministrativo, o curatoria, del Guilcer nel giudicato di Arborea. Successivamente Boroneddu fu assorbito dai feudi del marchese di Sedilo e Canales e quindi passò sotto i Torresani e i Delitala fino al XIX secolo, quando venne nominato comune autonomo. Fra i personaggi storici del borgo si menziona il feudatario Valore de Ligia, vissuto durante il periodo dei conflitti tra giudicato arborense e gli Aragonesi. Il nobile prese attivamente parte all'esito della guerra tradendo Ugone III, sovrano d'Arborea, e sostenendo gli Ispanici: venne quindi punito dagli abitanti di Boroneddu presso la chiesa di San Pietro di Zuri insieme al figlio Bernardo. 

Perché visitare Boroneddu
Una vera e propria corona di nuraghi circonda l'abitato di Boroneddu: al complesso di Su Montigu, che sorge su un'altura dominando il centro abitato, si aggiungono i nuraghi di Fiscas, Ispinosu, Ostele, Malosa, Cortinas e Trubeli. 
Nel cuore del paese sorge la chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire, risalente al 1886, costruita con ben squadrati conci di bruno basalto. Merita un particolare riguardo anche la casa Carboni, che presenta un architrave in trachite recante motivi ornamentali a forma di animali e piante. Ma tra le attrattive culturali più interessanti offerte da Boroneddu un posto di rilievo spetta al museo della fiaba sarda, che propone il mondo misterioso e affascinante delle fiabe tradizionali sarde abitate dai personaggi di Maschinganna, le Janas, Luxia Arrabiosa, Pulighitta e tanti altri. 

A circa 2 km di distanza si sviluppa il novenario di San Salvatore, sorto sui ruderi dell'antico centro giudicale di Orene. Si tratta di un nucleo di rifugi (muristenes) atti ad accogliere i pellegrini durante i nove giorni delle novene e disposti intorno alle chiesette campestri. 
Per compiere una piacevole escursione tra cisti, lentisco e roverelle, di cui è ricca la campagna di Boroneddu, è consigliabile una passeggiata verso il lago Omodeo, artificialmente realizzato tra 1919 e il 1924, di notevole effettto scenografico per il contrasto tra l'azzurro dell'acqua e il verde della macchia mediterranea che ne cinge le rive. 

Tra le feste più significative si segnala il tradizionale falò acceso in onore di Sant'Antonio Abate la notte a cavallo tra il 16 e il 17 gennaio, durante la quale viene offerto un saporito dolce a base di sapa di fichi d'India, di noci e di mandorle: "sa panischedda". A marzo si svolge la Sagra degli asparagi e dei finocchi selvatici. A metà settembre la vivace e intensa festa dedicata a San Salvatore trova sede nel novenario omonimo tra gustosi piatti tipici, solenni momenti di preghiera e musica tradizionale. Un altro interessante appuntamento è rappresentato dalla sagra del fico d'India, di cui è ricca la campagna di Boroneddu: in questa occasione vengono elaborate fantasiose pietanze a base del dolce frutto.
Distanza da Oristano Km. 41.100
Abitanti: 174 
Superficie: kmq 4,44 
Municipio: via Sicilia, 1 - tel. 0785 50007 
Cap: 09080 
Guardia medica: (Ghilarza) - tel. 0785 52537 
Polizia municipale: tel. 0785 50007 
Biblioteca: via Firenze - tel. 0785 50007 
Ufficio postale: via Savoia, 33 - tel. 0785 50172
Località
Telefono
0785 50007
Indirizzo
Via Sicilia, 1
Fax
0785 50061
Annotazioni
Codice Avviamento Postale 09080