Comune di Cuglieri

Sul versante occidentale del Montiferru, in posizione panoramica sul mare, Cuglieri è un grosso borgo agricolo e pastorale a 500 m d'altitudine. Numerose testimonianze preistoriche, nuragiche e puniche documentano l'insediamento umano nel territorio fin dai tempi più antichi. Nei pressi di Santa Caterina si trova l'area archeologica paleocristiana di "Columbaris", complesso culturale databile fra il IV e il IX secolo che probabilmente ospitava una comunità monastica ed un vescovo. Gli scavi hanno messo in luce una vasta area cimiteriale formatasi nel IV secolo. 

Il paese si stende ai piedi dell'imponente chiesa di Santa Maria della Neve, dalla facciata settecentesca affiancata da due campanili. Si raggiunge con una bella passeggiata in salita che dalla via principale si snoda tra vicoli e scalinate strette tra alte case in pietra. Dal piazzale del Colle Barodus, davanti alla chiesa, la vista spazia dai tetti rossi del paese alla costa tra Santa Caterina di Pittinuri e Porto Alabe. 

L'economia della zona si basa sull'allevamento di bovini e ovini, sull'agricoltura, in particolare la coltivazione dell'olivo, e sull'artigianato; particolarmente rinomati i tappeti, gli arazzi e le coperte di cotone o lino realizzati con tecniche molto antiche. Le donne di Cuglieri sono inoltre famose per "sa prenditura", la lavorazione delle frange ornamentali per asciugamani o corredi. Molto suggestivi i riti della Settimana Santa organizzati da cinque confraternite: tutte le cerimonie, sparse nelle varie chiese, sono accompagnate da canti liturgici. 

Perché visitare Cuglieri
Di sicuro interesse per il visitatore vi è il tratto di costa vicino al paese. Santa Caterina di Pittinuri è una località balneare sorta intorno alla caletta di sassi bianchi, chiusa da una scogliera calcarea dominata dalla Torre del Pozzo, costruita dagli Spagnoli. Questo tratto di costa è molto panoramico con promontori calcarei, spiagge di sabbia e sassi bianchi. Il punto più famoso è S'Archittu, un grande arco scavato nella scogliera dalla forza delle acque. 

Una strada sterrata, che parte dalla SS 292 tra Santa Caterina di Pittinuri e S'Archittu, porta alle rovine della città punico-romana di Cornus dove, nel 215 a. C., si combatté l'ultima battaglia tra i Romani e i Sardo-Punici guidati da Amsicora. Nel IX secolo la città venne abbandonata a causa delle continue incursioni saracene e gli abitanti si spostarono in collina fondando una nuova cittadina, Curulis Nova, l'attuale Cuglieri. La strada termina poco prima dell'insediamento paleo-cristiano di Columbaris, mentre l'acropoli di Cornus sorge sul colle a sud-ovest. La zona archeologica sembra abbandonata, ma si possono individuare alcuni sarcofagi e i resti di una basilica a tre navate probabilmente risalenti al VI secolo. 

Anche all'interno del paese di Cuglieri è possibile trovare numerosi spunti di interesse, grazie ai tanti monumenti che fanno del paese un importante centro turistico. Innanzittutto l'ex convento della Madonna delle Grazie, realizzato dalla famiglia Zatriglias tra la fine del Quattrocento e l'inizio del Cinquecento; la chiesa e l'ex convento dei Cappuccini, che oggi ospita una pinacoteca e l'Antiquarium con i reperti degli scavi dell'area archeologica di Cornus; la più antica chiesa paesana intitolata alla Santa Croce, quella seicentesca del Carmelo e quella cinquecentesca di San Giovanni, protagonista ufficiale della festa di San Giovanni Battista (24 giugno) durante la quale si celebra il rito ancestrale de s'abba muda. Da non perdere inoltre la visita al Seminario Regionale del Sacro Cuore, progettato nel 1925 e diventato simbolo del paese. Al di sopra di una collina basaltica si erge poi il castello del Montiferru, oggi chiamato Casteddu Ezzu, risalente al XII secolo ed eretto a scopo difensivo per volere di Ittocorre, fratello del giudice Barisone di Torres. Da visitare anche il Museo dell'Olio Giorgio Zampa, allestito all’interno di un frantoio recentemente ristrutturato, l‘unico rimasto dei molti un tempo presenti a Cuglieri.

Distanza da Oristano Km. 39.584