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Comune di Magomadas

Località

Piccolo centro della Planargia, Magomadas si sviluppa sulla sommità di una collina a pochi chilometri dal mare, su cui si affaccia con circa 2 km di spiagge bianche e coste molto suggestive. Da questo poggio si apre oltretutto un panorama mozzafiato che spazia dall'incantevole valle di Modolo all'azzurro mare di Bosa. Il pittoresco abitato è caratterizzato da vecchie case ed è circondato dai caldi colori delle vigne sparse nella campagna, da cui si produce un'ottima Malvasia. L'economia del paese è prevalentemente di tipo agro-pastorale, ma negli ultimi anni si sta orientando in senso turistico anche grazie al suo territorio così suggestivo e alle sue coste, che attirano ogni anno un numero sempre crescente di visitatori. Magomadas è diventata, infatti, dopo Bosa e Porto Alabe (Tresnuraghes) il terzo centro della Planargia per presenze turistiche. 

Il toponimo deriva dalla radice punica Magom adasht, che significa città nuova, e riflette la fondazione del paese da parte dei Punici. Un'altra ipotesi, più fantasiosa, invece lega l'origine del nome alla grande produzione di uva da vino della zona: il toponimo significherebbe "pane con uva bianca" e deriverebbe dal greco "maghis" (pane) e "mados" (uva bianca). 
Il territorio fu certamente abitato fin dalla preistoria, come testimoniano i diversi nuraghi che lo costellano. L'insediamento di Magomadas fu creato in periodo punico vicino al mare, ma fu poi trasferito su una collinetta nei pressi dei resti della chiesa di San Nicola per problemi di carattere difensivo a causa delle incursioni saracene nel XIV secolo. Durante il Medioevo il paese di Magumadas fece parte della curatoria della Planargia sotto il giudicato di Torres. Qui il 24 gennaio del 1388, nella chiesa di San Giovanni, venne stipulato il trattato di pace tra Eleonora d'Arborea e il Re Giovanni I d'Aragona. 

Perché visitare Magomadas
L'attuale sviluppo turistico di Magomadas è da attribuirsi a due fattori principali: da una parte le sue spiagge sempre più frequentate e dall'altra la sua vocazione vitivinicola. La Marina di Magomadas può essere una validissima alternativa a località balneari ben più note e frequentate, quali quelle vicine di Bosa o di Alghero. Un mare incontaminato e di un azzurro profondo, aspre scogliere e spiagge ampie e bianchissime sono le caratteristiche che accoglieranno i turisti al loro arrivo. 

Il paese è inoltre punto di passaggio obbligato per chi ami il buon bere e voglia compiere un percorso interessante tra vigneti e cantine lungo quella che è stata denominata la Strada del vino Malvasia di Bosa. Proprio a Magomadas si trovano nel centro storico, all'interno di un edificio del XVI secolo, il Museo locale del vino, che fornisce un interessante excursus storico sulla vinificazione della Planargia, e l'Enoteca della Malvasia di Bosa, dove vengono offerte degustazioni di vino abbinato a gustosi piatti tipici. 

Nel centro storico è possibile visitare la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, edificata nei primi decenni del Seicento in tardo stile gotico-catalano e restaurata successivamente. L'impianto a navata unica è interrotto da un pregevole arco trionfale a forma ogivale in trachite rossa che immette nel presbiterio. Di particolare pregio al suo interno sono i tre altari settecenteschi in stucco. 
Sempre all'interno del paese si può visitare la chiesa di Santa Croce, risalente alla fine del XIV – inizio XV secolo, sede della secolare e omonima confraternita. Al suo interno la chiesa custodisce un bellissimo Cristo ligneo con gli arti superiori snodati, utilizzato durante la Settimana Santa per il rito de "S'Iscravamentu" (la discesa dalla Croce). 

Nella frazione marina di Santa Maria del Mare si trova la chiesetta omonima, anticamente chiamata chiesa de S'Istella (della stella). Il suo impianto originale, conservato nonostante i tanti restauri, risale al 1635. Proprio qui ogni anno si svolge due volte l'anno (la terza domenica di maggio e di agosto) la festa più sentita dai Magomadesi, che culmina con la processione religiosa e i concerti nella piazza sul mare. In concomitanza con questa festa si tiene anche la Sagra del vino Malvasia con degustazione delle migliori produzioni dei viticoltori locali. 

Il paese offre molto anche dal punto di vista archeologico, in quanto sede di diversi nuraghi e di un pozzo sacro. Tra i nuraghi si consiglia di visitare il San Nicola, il Santa Barbara e soprattutto il nuraghe Sebe, ubicato nella periferia del paese. La sua posizione a dominio della bellissima valle di Modolo lascia supporre una sua importante funzione strategica all'interno della Planargia. Nella località di Puttu si trova invece il pozzo sacro omonimo di epoca nuragica, di cui oggi sono visibili solo pochi resti.


Distanza da Oristano
 Km. 55,00

Abitanti: 613 
Superficie: kmq 8,99 
Provincia: Oristano 
Municipio: via V. Emanuele 52 - tel.               0785 35323         0785 35323 
Guardia medica: (Suni) - tel.               0785 34615         0785 34615 
Biblioteca: via Trieste 
Ufficio postale: via della Pace - tel.               0785

Località
Telefono
0785/35323
Indirizzo
Via Vittorio Emanuele 1
Annotazioni
Codice Avviamento Postale 08010