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Consigli Utili

CLIMA E ABBIGLIAMENTO

Il clima della provincia è il tipico clima mediterraneo, con inverno mite e un buon tasso di umidità, ed estate calda e secca. 
Le precipitazioni si concentrano principalmente nei mesi autunnali ed invernali e raramente, anche nelle zone di montagna, assumono carattere nevoso. 
Le temperature invernali scendono sotto lo zero in poche occasioni e si attestano mediamente intorno ai 10° C, mentre quelle estive raggiungono e superano i 30° C anche per lunghi periodi. 
Dunque per soggiornare in provincia di Oristano non occorre un abbigliamento particolarmente pesante, anzi, salvo rare eccezioni, da metà maggio a metà ottobre si possono indossare indumenti tipicamente estivi.


 

COSA MANGIARE

Due mondi diversi concorrono a fare della provincia di Oristano una meta ambitissima per tutti i buongustai. 

La zona della costa propone una cucina caratterizzata dai freschissimi prodotti del mare e degli stagni di Cabras, Santa Giusta e Marceddì. Muggini e anguille, spigole e orate, arselle e ricci di mare nelle più disparate preparazioni fanno di una sosta gastronomica nelle coste oristanesi un'esperienza indimenticabile. 
Vietato andar via senza avere assaggiato, almeno una volta, una grigliata mista, la mrecca e la burrida a Cabras, la azada a Bosa, le arselle di Marceddì, gli spaghetti ai ricci e alla bottarga. 
Un mondo a parte, dal punto di vista gastronomico, è rappresentato dalle zone interne. Qui le carni e i formaggi la fanno da padrone. Ottimi salumi, lorighittas e malloreddus, magari conditi con sughi a base di cinghiale o salsiccia, agnelli, maialetti o capretti allo spiedo, la carne del bue rosso del Montiferru, così come un buon pecorino o il casizolu, risveglieranno i ricordi sopiti delle cose buone di una volta. 
Perché qui il bestiame si alleva ancora con metodi tradizionali e i prodotti che ne derivano hanno sapori antichi e quasi dimenticati. 
Un buon amaretto, un mostacciolo, tanti altri dolci a base di mandorle, tzipulas a carnevale o pardulas nel periodo pasquale, accompagnati da un bicchiere di vernaccia o malvasia, costituiscono la degna conclusione di un pasto tipico.


 

COSA ACQUISTARE

Prodotti enogastronomici e oggetti di artigianato sono i souvenir che ogni visitatore dovrebbe portar via con sé alla fine del suo soggiorno in provincia di Oristano. 
Fra i primi non si può fare a meno della bottarga di muggine prodotta a Cabras, dell'olio d'oliva del Montiferru, del casizolu, formaggio tipico di Santulussurgiu, del miele prodotto da numerosi apicoltori in tutta la provincia, o delle lorighittas, la pasta tradizionale di Morgongiori rigorosamente fatta a mano. Anche una buona bottiglia non potrà mancare, e su tutti spiccano due vini: la vernaccia, prodotta in una limitata zona poco a nord di Oristano, e la malvasia della Planargia. 
Produzioni di pregio caratterizzano l'artigianato locale: l'arte tessile raggiunge i suoi vertici a Mogoro e Samugheo, la ceramica ad Oristano e Cabras, la lavorazione della pelle a Santulussurgiu, come pure i tipici coltelli a serramanico, la cestineria a San Vero Milis e Flussio, i gioielli in filigrana d'oro a Bosa e Oristano.


 

EVENTI

Centinaia di manifestazioni storiche, folkloristiche, enogastronomiche accolgono i visitatori lungo tutto l'arco dell'anno. 
Limitandoci solo ad alcune tra le più importanti, citiamo a carnevale la Sartiglia di Oristano e Sa Carrela 'e nanti di Santulussurgiu, a luglio l'Ardia di Sedilo e la Regata de is fassonis a Santa Giusta, e a settembre la Corsa degli scalzi in onore di San Salvatore a Cabras.
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