Gli itinerari proposti dall'OSVIC (archeologico-naturalistico; etno-musicale;) intendono promuovere tra i viaggiatori una nuova modalità dello scoprire e del conoscere la Sardegna, che mira a favorire l'incontro tra il viaggiatore e la comunità ospitante, il suo ambiente e la sua cultura, con un conseguente arricchimento reciproco e scambio di conoscenze.
Come ogni programma di viaggio, oltre alla parte dedicata alla conoscenza culturale e paesaggistica dei luoghi, le proposte OSVIC per la Sardegna non mancano di riservare al turista momenti di relax e di tempo libero.
Per garantire uno standard elevato di qualità e il rispetto dei principi di turismo responsabile, i viaggi prevedono spostamenti in piccoli gruppi, sistemazioni confortevoli in alloggi, ostelli o piccoli alberghi,oltre alla presenza di mediatori culturali che introducono e facilitano la conoscenza del contesto.
Negli itinerari di viaggio OSVIC il valore aggiunto è poi rappresentato dalla collaborazione con una rete di soggetti che, sul territorio della Sardegna ed in particolare della Provincia di Oristano, lavorano sul tema della tutela del patrimonio paesaggistico e culturale dell'Isola.
Si tratta di associazioni ed enti impegnati nella difesa del territorio e dei suoi beni immateriali, oltreché nella difesa dei diritti delle loro comunità.
La proposta di Viaggio
L'itinerario si svolge lungo percorsi poco battuti dal turismo di massa, ma non per questo meno ricchi di fascino: spiagge incantevoli, mare cristallino, ambienti a bassa antropizzazione.
Il viaggiatore attento potrà scoprire anche tesori di storia e archeologia, tradizioni e gastronomia, in un dialogo continuo tra passato e presente.
Non solo: nella Provincia di Oristano numerose ed importanti sono le esperienze di associazioni che lavorano a favore della tutela dell'ambiente e per i diritti delle comunità locali, nel rispetto delle biodiversità e delle specificità culturali dei territori.
Saranno anche loro a raccontare l'Isola e a donare al viaggiatore una esperienza unica...per una Sardegna tutta da scoprire.
1° giorno.
Mattino. Arrivo all'aeroporto Cagliari-Elmas, quindi trasferimento a Oristano e sistemazione negli alloggi. Pranzo libero.
Pomeriggio. Visita guidata ad Oristano: l'“Antiquarium Arborense”, importante museo dove si possono ammirare i reperti di età neolitica, nuragica, punica, romana, e dove si possono conoscere le fasi più antiche della storia di questa terra.
Nel centro storico, in passato cinto da mura medievali di cui restano due sole porte, (la Torre di Mariano II e il torrione di Portixedda), si ripercorre la storia gloriosa della capitale del Giudicato d’Arborea e della sua figura più emblematica, Eleonora, che promulgando la Carta de Logu pose il giudicato d’Arborea all’avanguardia nel panorama del diritto del XIV secolo. Si visita il Duomo con il suo tesoro, la chiesa di San Francesco, con il trecentesco crocifisso ligneo di Nicodemo, Santa Chiara, cappella palatina dei giudici d’Arborea.
In serata rientro in hotel, cena e pernottamento.
Il Sinis, per ragioni di tipo naturalistico e ambientale e per le tracce lasciate nei secoli dall'uomo, offre suggestioni uniche.
Mattina. Si trascorre la mattinata nella spiaggia di S. Giovanni di Sinis, una delle più belle e caratteristiche di questa parte di costa. A due passi, il sito archeologico di Tharros e la chiesa paleocristiana.
Pranzo Libero.
Pomeriggio. Visita alle rovine di Tharros, città fenicio-punica divenuta poi romana, sorta in un'area già frequentata in età nuragica.
Sulla via del rientro, visita a San Salvatore con i referenti della sezione di Italia Nostra Sinis Cabras-Oristano, associazione impegnata in un importante lavoro di difesa del patrimonio storico, artistico e naturale del territorio. San Salvatore è un villaggio temporaneo a carattere religioso, abitato durante i nove giorni della festa, la cui chiesa insiste su una struttura ipogeica dedicata al culto delle acque.
In serata rientro cena e pernottamento.
3° giorno.
Mattino. Si trascorre la mattinata nella spiaggia di S'Archittu che prende il nome dal magnifico "ponte naturale", uno dei più grandi della Sardegna, scavato dal mare in una penisola rocciosa. Pranzo libero.
Pomeriggio. Partenza per il Nuraghe Losa, nei pressi di Abbasanta. Il nucleo del complesso nuragico, che si estende per tre ettari e mezzo, è costituito da un nuraghe a tholos di tipo complesso a pianta trilobata. Le fasi più antiche del complesso archeologico del Nuraghe Losa si fanno risalire alla fine del Bronzo Medio e al Bronzo Recente (XIV – XIII sec. a. C.), ma il sito fu occupato fino in epoca bizantina (VI-VIII sec. d.C.).
A seguire, visita al Santuario nuragico di S. Cristina. Nell’area archeologica, che si estende per circa un ettaro, si può visitare uno splendido pozzo sacro in basalto, datato al 1300 a.C. circa. Tutto intorno sorge il villaggio nuragico, con capanne a pianta circolare e rettangolare ed un nuraghe.
In serata rientro cena e pernottamento.
4°giorno.
Mattina. Nel Sinis esistono alcune oasi delle quali la principale è l'Oasi di Seu. La si attraversa per raggiungere la spiaggia di Maimoni, dove i granelli di quarzo, cominciano a prendere il posto della fine sabbia organogena. Dopo qualche km si raggiunge Is Arutas, la spiaggia tra le più conosciute della Penisola del Sinis, che deve la fama della sua singolare bellezza, alla distesa sabbiosa di granuli di quarzo bianco, prodotti dall'erosione delle rocce granitiche dell'isola di Maldiventre.
Pranzo libero.
Pomeriggio. Proseguendo verso nord, lungo la costa, si raggiunge Mari Ermi. Da questo tratto di litorale in poi avviene il graduale passaggio dalla costa bassa sabbiosa a quella rocciosa, che prosegue e culmina con la falesia di "Su Tingiosu".
In serata cena e pernottamento.
Mattina. Visita della Basilica di Santa Giusta, una tra le maggiori chiese romaniche della Sardegna. Passeggiata nel lungo stagno recentemente riqualificato e visita del ponte romano. Si prosegue per l'Oasi di S'Ena Arrubia (Arborea) e del villaggio di pescatori di Marceddì nei pressi di Capo Frasca;
Pomeriggio. Rientro ad Oristano dove si raggiunge la sede dell'Osvic (Organismo Sardo di Volontariato Internazionale Cristiano), ong che realizza attività nel territorio della Sardegna, in Africa e in America Latina.
Rientro in hotel cena e pernottamento.
6° giorno.
Escursione all’Isola di Mal di Ventre.
La sua superficie è di circa 80 h. e dista circa 5 miglia nautiche dalla co-sta; la sua altezza massima sul livello del mare è di circa 18 m. Il disfacimento delle sue rocce alimenta le sabbie delle spiagge quarzose del Sinis. Nei secoli passati fu meta dei popoli dei Nuraghi che si spingevano sino all'isola per l'abbondanza dei pesci. Nel medioevo fu meta dei pirati saraceni. In passato fu utilizzata dai pastori come pascolo per le greggi. La vegetazione è costituita prevalentemente da lentisco, tamerici, tife e bassa vegetazione erbosa.
Numerose anche le specie di uccelli che la utilizzano come rifugio e come luogo di nidificazione.
(Qualora le condizioni del mare non permettessero l’imbarco sarà proposta una giornata sulle spiagge del Sinis con percorso cicloturistico e pranzo in ittiturismo).
7°giorno.
Mattina: Visita al paese di Ghilarza: chiesa di San Pietro di Zuri, frazione di Ghilarza. Negli anni Venti del secolo scorso la chiesa e il paese furono trasferiti dal sito originario, lungo le rive del Tirso, a monte, per evitarne la sommersione a seguito della creazione del bacino artificiale del lago Omodeo. Pertanto risultano decontestualizzati rispetto al luogo storico. La chiesa è da annoverare fra i più significativi monumenti dell'architettura medievale isolana. In uno dei capitelli esterni è raffigurato un ballo tondo.
Visita alla Casa Museo Antonio Gramsci a Ghilarza.
Pranzo libero.
Pomeriggio:escursione sul lago Omodeo.
Rientro in Agriturismo cena e pernottamento.
8° Giorno.
Mattina. Si parte per Cagliari, capoluogo della Regione: visita al centro storico e pranzo libero.
Trasferimento in aeroporto.
Fine del viaggio e dei nostri servizi.