La chiesa della Beata Vergine Immacolata e l’annesso convento furono eretti, nel primo decennio del XVII secolo, ad opera della munificenza del nobile oristanese Domenico Paderi. Il complesso, edificato subito fuori della cinta muraria, sulla strada che porta verso la chiesa e il convento di San Martino, sin dalle origini ospita i padri Cappuccini. L’edificio ecclesiastico, eretto su un piccolo terrapieno, si mostra su una posizione rialzata rispetto al piano stradale.