Il suo territorio sorge nella vasta pianura del Campidano al centro della Sardegna lungo la costa occidentale, si estende dalla costa verso le zone più interne e comprende le frazioni di Silì, Massama, Donigala Fenughedu,Nuraxinieddu, Massama, San Quirico e Torregrande. La storia della città è legata al periodo giudicale in cui si sviluppò nella città una delle forme statuali più originali e nobili della storia dell'Isola.
Tra il XIII e il XV secolo quando ormai il potere e l’influenza dell’impero bizantino si era affievolito, si formarono in Sardegna quattro importanti Giudicati: Calari, Torres, Gallura e Arborea.
Oristano divenne capitale del Giudicato di Arborea, e per la sua posizione mediana e la sua economia florida aspirava alla supremazia sugli altri Giudicati, su gran parte dei quali per un certo periodo riuscì ad estendere la sua sovranità.
Per almeno tre secoli il capoluogo fu protagonista di importanti avvenimenti, spesso ingigantiti dalla leggenda e dalla tradizione, e trovò il suo massimo splendore nei periodi di governo di Mariano IV e di Eleonora di Arborea durante i quali Oristano controlla tutta la Sardegna ad eccezione di Cagliari ed Alghero.
Dal punto di vista artistico ad una fase di grandi edifici Romanici costruiti nel XII secolo (quali la cattedrale di Santa Giusta) fece seguito un periodo gotico molto importante al quale risalgono le mura e le torri di Oristano.
La storia di Oristano è legata anche alle vicende storiche che si svolsero fuori dell’isola, tra le Repubbliche marinare di Genova e Pisa, impegnate ad estendere il loro dominio nel Mediterraneo e sull’isola. Nel 1164 a Pavia il giudice Barisone venne nominato Re di Sardegna dall’imperatore Federico Barbarossa.
Tuttavia il sogno di unificare l’isola sotto il Giudicato D’Arborea sarà destinato a non realizzarsi mai. Nel 1187 Guglielmo di Massa invase la città saccheggiandola e facendosi eleggere giudice. Nel 1378 una relazione degli ambasciatori del duca d’Angiò presentò la città con edifici pubblici notevoli: chiese e congregazioni religiose, mura, torri, porte. Una città importante dunque, come testimonia il fatto che nel 1388 la popolazione partecipò alla firma dell’atto di pacificazione tra Giovanni d’Aragona ed Eleonora D’Arborea.
Nel 1409 Guglielmo II venne sconfitto a Sanluri dall’esercito del regno di Sardegna ed un ultimo tentativo di mantenere l’indipendenza fu stroncato a Macomer nel 1478. Subito dopo il regno di Sardegna, e quindi anche Oristano passarono sotto la dominazione spagnola.
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