Domenica 19 marzo 2017, a Milis, si rinnova l’appuntamento con la ormai nota Sagra dei Ceci, quest’anno giunta alla 114° edizione.
Un evento importante per il territorio ed un’opportunità per i visitatori di gustare piatti di ottima qualità.
La manifestazione ha origine nella seconda metà dell’800, grazie allo spirito benefico del parroco Don Giorgio Mastinu, che con un lascito destinò i prodotti del suo orto alla preparazione di una zuppa di ceci da distribuire ai poveri del paese in occasione della festa di San Giuseppe.
Si inizia alle ore 10.30 con la Santa Messa nella chiesa Parrocchiale di san Sebastiano, celebrata da don Francesco Murana.
Alle ore 11.30, presso RSA Villa San Giuseppe, avrà luogo un convegno dal titolo “I ceci di oggi e di domani. Storia ed evoluzione di una lunga tradizione” con lo chef Pierluigi Fais, conosciuta personalità del panorama culinario sardo, il presidente della Fondazione Bruno Vacca nelle vesti di moderatore, Sergio Ortu e Giuseppe Quadu questi ultimi conosciuti all’interno della realtà milese, in quanto da sempre impegnati nella riuscita della rassegna.
Alle ore 12.30, nella sala Stella de Oro, benedizione e distribuzione dei ceci.
Nel corso della degustazione il Coro La Vega di Milis ed il Coro Su Condaghe di Bonarcado si esibiranno in una serie di Canti a Tenores, sotto la guida del Maestro Gianni Andrea Puddu.
Alle ore 15.30 il concerto di fisarmonica del musicista Mario Feurra, delizierà il dopo pranzo dei commensali.
Quest’anno la tradizionale sagra dei ceci si veste di nuovo e si arricchisce di sapori. Lo chef Pierluigi Fais presenterà una serie di cibi “da strada”, nuovo modo di consumare pasti veloci, ma legati alle tradizioni culinarie dell’isola.
Saranno presentati da parte di diversi produttori alcune eccellenze del territorio, vedremo in mostra Solamiele di Antonina Puddu di Tetti, azienda biologica con brevetto di 10 anni per il liquore Mieleardente; la cantina Orro, premio Gambero Rosso Berebene 2016; l’azienda agricola S’Ungrone di Bonarcado con i suoi casizolu e fresa aromatizzati al mirto e al limone.
Non mancheranno i produttori locali di agrumi, miele, pane e dolci tipici.